Quella che abbiamo tra le mani è la ristampa del disco “II” degli Spectral Lore (che in realtà è una one-man band), inizialmente autoprodotto e ora rilasciato in edizione limitata a mille copie cartonate dalla Temple Of Torturous. Il progetto Spectral Lore proviene dalla Grecia e sin da subito, dalla prima traccia vera e propria dopo un’intro acustica, fanno venire in mente il black metal targato Ulver. Il minimalismo sonoro dell’assalto frontale viene spezzato dal rientro in scena della calma acustica, in cui il nostro si rifugia spesso e volentieri. Il disco perde di consistenza in svariati punti, valorizzando il fattore rumoristico come per emulare la natura nella sua suprema ostilità. Con l’avanzare dell’ascolto capiamo che questo non è un disco di black canonico ma piuttosto un’esperienza ambientale, che però non vuole scrollarsi di dosso il minimalismo sonoro e la ferocia di alcuni passaggi tirati. Tuttavia è la calma inquieta dei passaggi epici e ambient a farla da padrona, per un susseguirsi di sensazioni che dura l’intero disco, ovvero oltre l’ora e un quarto. “II” ha sicuramente idee valide, che però si vedono diluite nel lunghissimo minutaggio nel quale è condannato. Gli Spectral Lore, pertanto, sono consigliabili esclusivamente a chi apprezza il genere proposto, tenendo conto che le parti atmosferiche sono nettamente predominanti sul resto. I gruppi di riferimento, oltre ai già citati Ulver, sono Burzum e in alcune circostanze (vedi “Recoiling Beneath The Waves”) i Velvet Cacoon. In conclusione mi sento di premiare le idee vincenti di questa proposta, che se presa nel modo giusto può dare molte soddisfazioni.
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