I belgi Huldrefolk definiscono la loro musica “medieval black metal”, una descrizione che non trova pieno riscontro nella loro proposta che appare invece abbastanza canonica. Il disco è caratterizzato da una sezione ritmica molto vivace, che sfocia spesso in blast beats indemoniati. “Eeuwenhout”, prima fatica sulla lunga distanza dei nostri, riesce però ad alternare bene il black più ferale e violento ad un tocco di melodia che rimane sempre presente nei pezzi. Il suono è brutale anche se alcune scelte rovinano la produzione, come il suono della batteria, eccessivamente plasticoso. Non manca un tocco di epicità, soprattutto nei momenti più rilassati del disco. La proposta si snoda per nove tracce, più intro, e ogni tanto l’ispirazione cala, oppure scade in soluzioni sentite davvero troppe volte. Nulla di particolarmente innovativo ma in questo debutto sono anche presenti alcune soluzioni discretamente incisive. Le peculiarità del disco che si notano al di fuori della forte componente di furioso black metal possono essere rintracciabili nella venatura melodica e malinconica e nei piccoli stralci acustici. “Eeuwenhout” forse è a tratti un po’ piatto, complici anche le anonime vocals. Bisogna ricordare che si tratta comunque di un debutto e che l’evoluzione della band più che auspicabile è doverosa. Sicuramente per migliorare questa proposta andrebbero ampliati i lati più personali della musica dei nostri, presenti a tratti ma mai sottolineati al punto giusto. Una prova più che sufficiente, non innovativa né originale ma degna di qualche ascolto.
