Gli Eastern Front, dopo un demo del 2008, riescono ad approdare subito su Candlelight Records per il loro disco d’esordio. Il Regno Unito non è propriamente un avamposto del black metal ma gli Eastern Front ci propongono un war black metal dalle tinte epiche e malinconiche piuttosto convincente. Se infatti il monicker ci avesse fatto pensare a qualcosa sulla scia dei Marduk di “Panzer Division Marduk” allora avremmo sbagliato nella nostra intuizione, in quanto la band inglese esibisce sì un sound freddo e ferale, ma in più lo amplia con una forte dose di melodia, sempre immersa nel fragore della battaglia, ovviamente. Strutturalmente e nella produzione possiamo apprezzare la bontà della cura nei dettagli; abbiamo tra le mani un disco professionale, che fa dell’impatto il suo punto di forza. Difatti il disco in questione è particolarmente immediato e di facile assimilazione. Questo potrebbe penalizzare la longevità dell’opera, che tutto sommato è stata comunque concepita proprio per avere un impatto freddo e incisivo, con la melodia velatamente nascosta tra gli attacchi frontali. Il disco si mantiene in ogni caso su discreti livelli per l’intera sua durata, proponendo riff sempre particolarmente definiti ed emblematici, per sancire un lavoro che è composto e suonato da musicisti preparati ed ispirati. C’è da dire però che il disco, anche se maturo e altamente piacevole, risulta anche a tratti un po’ impersonale, come se fosse stato concepito in particolare distacco emotivo da parte dei membri della band. Questo “Blood On Snow” resta comunque un’uscita interessante ed è consigliato soprattutto a coloro i quali amano il binomio guerra\nostalgia. Così potrete immergervi nelle tappe che hanno contraddistinto la Seconda Guerra Mondiale, assaporando ad esempio l’affascinante “At The Gates Of Moscow”, il pezzo che mi ha fatto la migliore impressione del lotto. Un ascolto è certamente consigliato.
