Terza prova sulla lunga distanza per i norvegesi Svarttjern, questo “Ultimatum Necrophilia” segue senza sostanziali variazioni le coordinate stilistiche dei suoi due predecessori “Misanthropic Path Of Madness” e “Towards The Ultimate” (pubblicati rispettivamente nel 2009 e nel 2011), albums che avevano riscosso – per il sottoscritto del tutto inspiegabilmente – un certo successo in ambito underground. Grazie a questo il gruppo di Oslo è passato sotto l’ala protettrice della NoiseArt Records, sottoetichetta della ben più conosciuta Napalm Records, ed a breve prenderà parte ad un tour che li vedrà condividere il palco con nomi del calibro di Cradle Of Filth e Behemoth. In realtà i nostri dimostrano di non possedere particolari frecce al loro arco se è vero, com’è vero, che si limitano a ripercorrere i sentieri battuti ormai circa vent’anni or sono dai vari Marduk, Setherial, Lord Belial, Naglfar, Dark Funeral e dagli altri più significativi rappresentanti del classico sound made in Sweden. Nulla che non si sia già sentito innumerevoli volte in passato quindi, e non si può nemmeno parlare di personale reinterpretazione di luoghi comuni del genere, dal momento che i nostri si limitano a confezionare un prodotto soltanto formalmente perfetto ma privo, a mio giudizio, di quell’anima che rende autentica la musica nera. Produzione perfetta e pompata ed un muro sonoro compatto non sono sufficienti per destare la positiva attenzione di chi è avvezzo da almeno due decadi a questo tipo di sonorità. Qualche sussulto thrash oriented, che richiama in particolare la vecchia scuola tedesca (Kreator e Destruction su tutti), qualche stralcio melodico ed un discreto lavoro ritmico non riescono a far cambiare marcia ad un disco che è poco più di un diligente compitino compilato da un gruppo di bravi imitatori. Chi si accontenta potrà forse trovare in questo lavoro qualche sporadico spunto di interesse; tutti gli altri possono tranquillamente passare oltre.
