Secondo fulllength per i Chelmno, oscura entità che ci propone un black metal grezzo d’altri tempi. “Horizon Of Events” parte con una decisa carica di gelido putridume, che è la summa del caos generato dalla produzione approssimativa con il suono effettivo degli strumenti, freddo e tagliente. I Chelmno si mostrano da subito irrequieti nella loro manifestazione musicale. Infatti la struttura che i nostri hanno impresso ai brani è varia al punto giusto, alternando pochi passaggi rallentati e opprimenti, di discreta fattura, alle più corpose parti veloci e acuminate, che a loro volta forniscono svariate sfumature ai pezzi. Come dicevo all’inizio, “Horizon Of Events” è un piccolo monumento ai mostri sacri del genere: come non riavere alla mente durante l’ascolto i Gorgoroth di “Antichrist”? Basta ascoltare un pezzo di questo disco per rispolverare vecchie emozioni. Ovviamente questo rappresenta una lama a doppio taglio per ovvi motivi. Ma tutto sommato il disco in questione riesce a giustificarsi a prescindere dalla propria forma derivativa, perché è un album complessivamente da ritenersi di buona fattura, con i Chelmno a un passo dalla totale consapevolezza espressiva. Ad ogni modo non posso che consigliarvi questa uscita, altare nero di minimalismo e depravazione, illuminato dalla luna piena, che riesce a sposare perfettamente l’oscura litania più nera con la vocazione alla riscoperta di antichi suoni.
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