Ep d’esordio per gli statunitensi Treachery, che sfornano un lavoro a metà strada tra black metal e ambient dal sapore claustrofobico e metropolitano, con qualche reminiscenza industrial. Dopo la lunga intro “Inception”, oscura ed ipnotica, è la volta di “Kiss The Fist”, una bordata violentissima ed autentica epitome delle intenzioni espressive della band. Nei suoi due minuti scarsi di devastazione chirurgica questo pezzo rappresenta senza dubbio l’episodio migliore del disco, che prosegue poi con brani più cadenzati e strutturati, ma meno convincenti, nei quali l’elemento metal e quello prettamente industriale si fondono a creare suoni stranianti ed atmosfere macabre. Chiude “Enter Dominion “, suite ambient minimale dal mood decisamente angosciante. I Treachery sia a livello musicale che di feeling possono essere accostati ai francesi Blacklodge o anche, per certi versi, ai norvegesi Diabolicum. L’approccio dei nostri resta comunque più “atmosferico”, con molti momenti vicini al classico Cold Meat Industry sound. Buona la prova vocale della singer Hecate alias Rachael Kozak, già impegnata in passato in una collaborazione con gli austriaci Belphegor, che dimostra di possedere un’ugola versatile e maligna. Questo ep presenta diversi spunti interessanti ed è apprezzabile lo sforzo operato dai Treachery per abbattere le barriere tra i generi ed offrire all’ascoltatore un prodotto quanto più possibile originale e sperimentale. Le due canzoni centrali denotano però una certa confusione d’intenti e finiscono per risultare a tratti eccessivamente ridondanti e poco fluide. Vedremo che direzione prenderà il gruppo nei prossimi lavori.
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