Dalle fredde e desolate terre di Russia tornano gli Old Wainds, terzetto che nel corso della sua carriera non si è mai allontanato dai territori del più puro ed incontaminato true black metal. Questo “Death Nord Kult” rappresenta la terza fatica sulla lunga distanza per i nostri, quarta se si considera anche la ristampa del demo capolavoro “Where The Snows Are Never Gone”. Ed è proprio alle sonorità sferzanti e glaciali di quel lavoro che la band ritorna dopo la parentesi di “Scalding Coldness”, pubblicato nel 2005, album meno raw rispetto agli standard consueti del combo, più ragionato nelle strutture dei pezzi e caratterizzato da una produzione relativamente leggermente più pulita. Tutto il contrario di quanto accade invece in “Death Nord Kult” che è ferocia scatenata e primitività incontrollata. Vero è che i brani finiscono con l’essere tutti molto simili l’uno all’altro ma ultimamente mi era capitato di rado di ascoltare un lavoro così gelido, violento e fieramente ortodosso. Lo spettro dei primi Immortal, quelli di “Pure Holocaust” e “Battles In The North”, aleggia su un songwriting che non concede neppure un attimo di tregua, tra riff tremolanti e zanzarosi, stacchi thrash al fulmicotone ed una sezione ritmica semplicemente devastante. Niente di nuovo né di eccezionale ma ad ascoltare pezzi come la title track, l’opener “Storm Whip” o “Cold Twilight Of The Worlds” pare davvero di trovarsi nel bel mezzo di una tempesta di ghiaccio in un paesaggio siberiano. A livello di feeling personalmente credo che si possa individuare un filo rosso tra la proposta degli Old Wainds e quella di alcune bands della scena trentina come Lorn e Sytry: la neve ed il freddo evidentemente influenzano la musica di questi gruppi in egual misura. Non siamo ai livelli del superbo demo citato più sopra, ma questo nuovo lavoro targato Old Wainds merita comunque attenzione. Una buonissima conferma.
