I Golthoth sono una neofondata band trevigiana nata dalle ceneri dei Vediom e “Ruins Of The Damned” è il loro demo d’esordio. La proposta mette in mostra un riffing di classico black e lo alterna a qualche reminiscenza death oriented, arricchita in più di un’occasione da divagazioni soliste dal gusto melodico. “Fallen From Grace” palesa questa faccia della band, per alcuni aspetti vicina ai Morbid Angel più datati. A seguito dell’intro, parte “Devil’s Game”, pezzo per alcuni aspetti eccessivamente banale nel suo andamento più tagliente, che guadagna però nella sua seconda parte, grazie a delle buone intuizioni compositive che si lasciano apprezzare nonostante la presenza di qualche pecca. E’ convincente l’utilizzo delle clean vocals e la successiva intricata trama che assume il brano. “Eaten By Corpses” è l’episodio più sabbathiano e si sviluppa in una struttura imprevedibile. Valida la prova dei musicisti, colpiscono soprattutto le vocals che, nel complesso, riescono ad essere abbastanza varie. Il demo esprime atmosfere sulfuree ed oscure, rese sinistre dal guitarwork. Sufficiente la produzione, nitida ma poco personale. Il quarto d’ora sfornato dai Golthoth mostra una band che ha assorbito svariate influenze e deve interpretarle in maniera più compatta e personale. Di idee ce ne sono molte, non sempre originali ma questo esordio può essere l’inizio di un percorso musicale interessante. Per ora i Golthoth raggiungono, tra alti e bassi, la piena sufficienza.
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