I Granusolum sono un duo statunitense dedito ad un black metal tradizionale e fedele all’ortodossia, formato da Orlok alla chitarra e al basso e Infyranna alla batteria e voce. La band, misconosciuta ai più, non è oggi più in attività e nel corso della sua carriera, sempre vissuta all’insegna del più fiero ed integralista atteggiamento underground, ha pubblicato la demo “At The Expense Of Thounsand” nel 2000, il full length “Tales From Hatred” nel 2001 e l’ep “Titans Of Celtic Blood”, sempre nel 2001, tutto materiale autoprodotto e compreso in questa raccolta celebrativa che esce sotto l’egida della Stellar Winter e che rappresenta l’epitaffio musicale di questo gruppo. Il black metal proposto dai nostri è estremamente feroce, primitivo e ruvido, dalle strutture semplici e dalla registrazione sorda, cupa e molto grezza e casalinga. Dal punto di vista compositivo il combo originario della California riprende in modo ortodosso ed, a tratti, anche prevedibile lo stile classico del black metal norvegese della prima metà degli anni novanta, con un particolare occhio di riguardo per i primi Darkthrone, ma con un mood “artigianale” ed “autarchico” degno dei migliori dischi partoriti dalle Legions Noires francesi. Qualche riff particolarmente marcio e plumbeo mi ha riportato alla mente sia i Veles sia i Krieg di “Rise Of The Imperial Hordes”, ma diversi sono i richiami alla scena statunitense, per esempio ai Thornspawn di “Wrath Of War” nei passaggi più brutali e cavernosi. Non manca neppure qualche eco proveniente dal Burzum più disperato e dai primi Forgotten Woods (“Lythograph”, “A Raven At My Funeral”), a completare il quadro di un’opera davvero non originale ma che si lascia ascoltare con piacere. Di certo non un lavoro essenziale ma una bella testimonianza dell’underground americano ed una piccola chicca per tutti i cultori del raw black metal più funereo e notturno.
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