IXXI (ovvero 09/11, cioè la data dell’attentato alle Torri Gemelle) è un progetto relativamente giovane ma che giunge con questo “Elect Darkness” al prestigioso traguardo del terzo full length. La band, formata da membri di Ondskapt, Zavorash e Lifelover, probabilmente ha potuto evitare la consueta gavetta proprio in virtù dei nomi importanti della scena estrema svedese che militano tra le sue fila. Niente di male in tutto ciò, dal momento che i risultati sotto il profilo musicale sono senz’altro apprezzabili. Questo album rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto a quanto proposto dai nostri nell’omonimo debutto e nel successivo “Assorted Armament”, entrambi pubblicati nel 2007. Potremmo definire il black metal proposto da questa band come una riuscita miscela tra un’impostazione tradizionale ed ortodossa e spunti più moderni, che prendono forma attraverso un riffing nervoso e tagliente ma al tempo stesso intricato e di non immediata assimilazione. Accanto a passaggi gelidi e sferzanti ve ne sono altri nei quali l’atmosfera diventa estremamente cupa e soffocata, ed altri ancora che presentano inaspettate aperture melodiche. Per scomodare qualche nome, tra le influenze dei nostri potrei chiamare in causa i tedeschi Mortuus Infradeamoni per le parti più oscure e malevole, i nostrani Visthia per la struttura complessiva delle songs, curate con grande attenzione, e gli svedesi Cardinal Sin per i fraseggi chitarristici meno spigolosi. Inutile citare un pezzo a discapito di altri, tutti sono abilmente costruiti e concorrono a creare un feeling generale morboso e funereo, non dissimile da quello che si respirava nei primi lavori dei Watain o di altri gruppi appartenenti al così detto filone religious. Unica pecca di questo lavoro è l’eccessiva staticità e la mancanza di quel guizzo geniale capace di trasformare una buona idea in un capolavoro. Un disco che comunque piacerà a chi riesce ad accostare la parola “evoluzione” al black metal senza crearsi troppi problemi.
