Ecco una band tedesca di pagan/black metal che già in passato aveva mostrato buone potenzialità. Essenzialmente i nostri si confermano grazie a questo nuovo “Baldr Ok Íss”, album glaciale e feroce a un tempo. Spiccano la produzione nitida e potente e la buona esecuzione, per un black dal forte impatto. Ben amalgamati i momenti epici ed acustici con il restante e più sostanzioso minutaggio del disco, composto da sfuriate fredde, dall’andamento martellante e mai domo. La band sembra già aver acquisito un’ottima padronanza tecnico/esecutiva, sfornando una prova precisa ed ambiziosa. Nei suoi cinquanta minuti di durata, “Baldr Ok Íss” si mantiene in equilibrio nella sua indole granitica, senza lasciarsi andare a particolari variazioni stilistiche, se non quelle propriamente riconducibili al pagan. Degna di nota la prestazione del cantante Skald Draugir, qui in grande spolvero nell’interpretazione di vari stati emotivi. Per quanto riguarda la musica, devo dire che qualche spunto in grado di far gridare al capolavoro manca in maniera evidente per tutta la durata del cd… in effetti non c’è un vero e proprio brano in grado, da solo, di giustificarne l’acquisto. Comunque, complessivamente, l’uscita si rivela interessante, soprattutto in virtù della grande professionalità con la quale è stato curato ogni singolo aspetto del prodotto finale. “Baldr Ok Íss” lascia momentaneamente sospesi gli Helrunar in un Purgatorio, per cui è ancora auspicabile una scalata da parte di questi tedeschi verso l’Olimpo del Black. Per ora godiamoci questo discreto disco, anche se l’ambiziosa finalità di un lavoro così promettente non è stata ancora pienamente centrata.
