1349 – Revelations Of The Black Flame

0
972

Cosa é successo ai 1349? La band capitanata da Ravn, nota soprattutto per la militanza tra le sue fila di Frost dei Satyricon, ha deciso di dare una sorprendente sterzata stilistica alla propria musica, con risultati tutt’altro che esaltanti. Dopo tre full length di spietato e freddissimo black metal (nulla di trascendentale, ma l’esordio “Liberation” e l’ultimo “Hellfire” si lasciavano comunque ascoltare con piacere), i nostri hanno pensato bene di snaturare il proprio sound andando ad esplorare territori musicali inconsueti. Non sono un fanatico dell’ortodossia a tutti i costi ed anzi apprezzo molto i gruppi che amano spaziare e modificare la loro proposta, ma ciascuno dovrebbe essere conscio delle proprie capacità espressive e dei propri limiti. L’“innovazione” fine a sé stessa è sempre stata inutile. “Revelations Of The Black Flame” vorrebbe essere una sulfurea e insinuante evocazione del male e si traduce soltanto in un informe calderone dove vengono gettati alla rinfusa black metal (poco per la verità), ambient e qualche accenno psichedelico e vagamente industrial ad “impreziosire” il tutto. Rallentamenti continui, suoni dilatati, voci filtrate e pezzi che vorrebbero ingenerare atmosfere oscure e claustrofobiche ma finiscono soltanto per strappare sbadigli a ripetizione in chi ascolta. Sono spariti completamente la velocità, l’assalto frontale continuo, gli accenni thrash e la furia iconoclasta dei lavori precedenti. Poco significativa é anche la cover dei Pink Floyd “Set The Controls For The Heart Of The Sun” che risulta per di più piuttosto fuori contesto. Quello che non riesco a capire è se i nostri abbiano inteso inserirsi in qualche modo nel filone “rituale” che oggi va per la maggiore (in qualche modo, soprattutto a livello di feeling, questo album mi ha ricordato i Mortuus di “De Contemplanda Morte”) oppure semplicemente prendere le distanze da un certo tipo di black metal che, per quanto scontato e prevedibile, era comunque la cosa che sapevano fare meglio. In entrambi i casi l’esperimento rappresentato da questo disco deve considerarsi fallito. C’è soltanto da augurarsi che Ravn e soci a partire dal prossimo full length mettano da parte le velleità sperimentali e tornino a picchiare duro come in passato.

REVIEW OVERVIEW
Voto
50 %
Previous articleHelrunar – Baldr Ok Íss
Next articleJumalhämärä – Resitaali
1349-revelations-of-the-black-flameTRACKLIST <br> 1. Invocation; 2. Serpentine Sibilance; 3. Horns; 4. Maggot Fetus...Teeth Like Thorns; 5. Misanthropy; 6. Uncreation; 7. Set The Controls For The Heart Of The Sun (Pink Floyd cover); 8. Solitude; 9. At The Gate... <br> DURATA: 44 min. <br> ETICHETTA: Candlelight Records <br> ANNO: 2009