“Black Metal Is Dead” è la provocatoria frase che campeggia all’interno del booklet del cd di questo infernale trio nostrano, formato anche da membri dei più noti Ensoph, giunto alla sua seconda fatica discografica dopo l’interessante demo “Opus I” risalente al 2001. La band dimostra una spiccata personalità e conferma quanto di buono già fatto nel suo primo lavoro, rendendo la propria proposta ancora più appetibile grazie ad un sound fresco ed ispirato, supportato da una registrazione professionale pur se sufficientemente grezza e sporca. Le songs presentano tutte un andamento piuttosto circolare, spesso sono divise in due parti, una più lenta e cadenzata, l’altra più veloce e violenta, ed appaiono saldamente ancorate alla forma-canzone nel senso più classico del termine. Questa costante compositiva tuttavia, lungi dall’imbavagliare e costringere la vis creativa dei nostri, al contrario la esalta ed il gruppo, nel rispetto dei canoni tradizionali del genere, riesce a regalarci dei pezzi assolutamente coinvolgenti, dimostrando una volta di più che non è necessario uscire dal seminato rincorrendo a tutti i costi un’originalità fine a se stessa per comporre delle ottime songs di malsano e fottuto black metal. Peraltro alcune aperture melodiche rendono più ariosa la musica di questo combo italico, che evita in tal modo l’appiattimento sui consueti stilemi darkthroniani, avvicinandosi a tratti alle sonorità dei Frostmoon Eclipse dell’ultimo “Death Is Coming” e, perché no, perfino dei Dissection dei tempi di “The Somberlain”. Per tutti gli attenti cultori dell’underground tricolore ecco un’altra band da tenere d’occhio per il prossimo futuro. Nell’attesa del full lenght, godiamoci pure questo gustoso mini.
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