Ep d’esordio limitato a mille copie per gli Smaga, band russa che con “My Lands” ci propone un black metal al vetriolo, che riprende le soluzioni gelide e minimali delle band norvegesi, stile Massemord per intenderci, fondendole con una lieve venatura folk. La musica appare subito aggressiva; si mette in evidenza il cantato distorto e violento. L’andamento si mantiene sostenuto, con una certa dinamicità nel riffing che di certo non guasta. L’atmosfera che trasmettono gli Smaga è solare e dirompente, sia grazie alla produzione amatoriale ma vivace che alle composizioni che celano alcune reminiscenze folk tipiche dell’Est Europa, dal piglio molto acceso. “My Lands” parte con il piede sull’acceleratore, soprattutto nei primi due brani, e garantisce un inizio dal sicuro impatto. Gli ultimi due episodi, invece, mostrano il lato più folk e cadenzato della band, che comunque non rinuncia alle proprie sfuriate e ai cambi di tempo. Venti minuti sono pochi per giudicare le effettive qualità di questi Smaga; sicuramente abbiamo di fronte una band che ha molta energia, qualche dubbio in più lo nutro sulle loro idee che, almeno per ora, non si dimostrano eccelse. “My Lands” è un assaggio di questa realtà black\folk proveniente dalle terre dell’Est, nell’attesa di un prodotto dal minutaggio più corposo.
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