Ristampa in versione cd del debut dei francesi Pogrom, con titoli lievemente differenti rispetto alla versione originale in formato tape ed un artwork completamente diverso. I nostri non brillano certo per originalità né nella scelta del monicker né da un punto di vista prettamente compositivo, ma tuttavia il loro lavoro è senza dubbio degno di attenzione sia per la violenza lirico-musicale profusa in grande quantità e vomitata senza un attimo di sosta sull’inerme ascoltatore, sia per la passione e la convinzione ideologica propria di chi non teme di schierarsi apertamente neppure in un contesto sociale e politico estremamente a rischio come quello d’oltralpe. “Mort Au Peuple” è un assalto all’arma bianca dalla prima all’ultima nota, un concentrato di violenza iconoclasta e distruttiva, un bignami del miglior NSBM in circolazione scevro da qualunque tentazione epica o paganeggiante, un monolite di coerenza dove gli elementi black sono distillati allo stato puro e serviti su un piatto d’argento senza orpelli e senza fronzoli: drumwork chirurgico e potentissimo, riffing tagliente e veloce, voce lacerata e demoniaca. La produzione ottimale non fa perdere al disco un’oncia della sua furia omicida primordiale ma resta comunque interessante il raffronto con il demo, caratterizzato per forza di cose da una registrazione alquanto deficitaria, specie per la possibilità di mettere a confronto il cantato dell’ex singer Otto Von Blutarch, estremamente brutale e soffocato, con quello dell’attuale Herjan, invece più vicino al classico screaming black metal. In definitiva un ottimo prodotto che gli amanti del genere potranno tranquillamente acquistare ad occhi chiusi.
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