Sono davvero una bella sorpresa questi Funeral Countess, band di recente formazione proveniente dal Brasile, con all’attivo già diverse uscite circolate in ambito underground. La prima caratteristica particolare di questo gruppo é quella di essere capitanato da una vocalist, Condessa Carnage, dotata di un’ugola tutt’altro che femminile ed anzi in grado di esprimersi attraverso uno screaming decisamente convincente, malato e brutale, che sfocia spesso in tonalità gutturali ed in alcuni casi in un cantato pulito assai lugubre. La singer é ben coadiuvata dal suo consorte Krieglord, chitarrista e bassista, che tesse trame avvolgenti ed oscure a metà strada tra un black metal tradizionale e qualche reminiscenza ottantiana più heavy oriented. Nel complesso siamo di fronte ad un lavoro solido e compatto, debitore della vecchia scuola, quella che faceva capo a bands come Celtic Frost e Hellhammer. I pezzi sono sempre ben strutturati e trasudano un feeling incredibilmente malsano e macabro, dal sapore rituale, che inevitabilmente fa accostare questo disco ai primi albums dei nostrani Mortuary Drape, Opera IX e Necromass. L’atmosfera occulta e orrorifica risulta l’arma in più di questa release e va a compensare qualche leggera caduta di tono nel songwriting e qualche imperfezione esecutiva (i pezzi sono tutti nuove versioni di brani già apparsi in vecchie demo): canzoni come l’opener “The Profanation” o “Obscene Messiah”, con il loro mood oppressivo e claustrofobico, non sfigurerebbero nella colonna sonora di un film della saga di Zé Do Caixao. La registrazione sporca e scevra da qualunque superfluo orpello incornicia un disco “old” negli intenti e nel risultato finale. Non un capolavoro, ma una piccola chicca per i nostalgici di un certo tipo di sonorità che raramente vengono riproposte dalle nuove leve. Bella anche la confezione in formato dvd.
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