Enoid é una one man band elvetica, forse sconosciuta ai più ma giunta con questo interessante “Ataraxiis” al non disprezzabile traguardo del terzo full length. Il mastermind del progetto è Bornyhake, già mente di Borgne e Krigar, con i quali propone una musica avvolgente e malinconica piuttosto distante rispetto allo stile di Enoid. Siamo infatti di fronte ad un album di puro e semplice true black metal, veloce e carico di furia iconoclasta, dal songwriting saldamente ancorato ai dettami della scuola norvegese della prima metà degli anni novanta, in particolare primi Immortal ed Emperor. L’impatto brutale e caotico dei pezzi, che si susseguono in un assalto frontale senza soluzione di continuità, é veramente efficace e crea un muro sonoro a tratti veramente devastante. Molti sono i rimandi a certo black metal ultra fast di matrice nord ed esteuropea che fa dell’aggressività e della violenza le proprie armi migliori: i gruppi citati con più frequenza sono 1349, Thunderbolt, Endstille e Tsjuder. Non manca però mai, benché resti in secondo piano, la componente atmosferica che si sostanzia in un gusto per intrecci melodici sinistri e malevoli, vagamente di scuola finlandese, che l’orecchio esperto riesce comunque a cogliere. Questo disco non é certo un capolavoro ma sicuramente si ritaglia il suo spazio nell’ambito di una scena underground che sembra sempre più povera di gruppi in grado di reinterpretare con la necessaria personalità la lezione dei maestri del passato. Se volete immergervi in un maelstrom crudele fatto di odio e misantropia, date un ascolto a questo lavoro e non rimarrete delusi.
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