I Lilyum, band torinese già artefice di un paio di uscite, passano dal thrash dell’ultimo ep ad un Black molto minimale e un po’ prevedibile. Il nuovo demo è composto da tre brani, registrati in modo amatoriale ma comunque pulito e definito. La proposta alterna un black darkthroniano scarno e lineare a rallentamenti carichi di groove, in cui la band si esprime bene e sembra essere a proprio agio. I tre pezzi presenti nel promo rappresentano un crescendo qualitativo, se un’iniziale e deludente “An Absence Of Light”, costruita su un singolo giro e con la sola variante dell’andamento, poteva far temere il peggio, a causa di una brillantezza discutibile, gli altri due episodi salvano parzialmente le sorti dell’uscita. “Cold World”, costruita sui mid-tempos, infatti, appare da subito più convincente, ma manca ancora di una struttura pienamente compiuta in tutti i suoi aspetti. La conclusiva “Consumed”, invece, riesce a conciliare il groove con le sfuriate black oriented, per una prova che risulta finalmente incisiva. Da sottolineare il mood oscuro che permea il lavoro, marcato dalle non eccelse vocals, che comunque si ritagliano un ruolo evocativo e rituale all’interno della musica. Insomma ci troviamo di fronte un Black dalla struttura minimale e nostalgica che cerca allo stesso tempo di proporre una sonorità rivolta al futuro, perché, anche se casereccia, la registrazione sfrutta molti trucchi non propriamente riconducibili all’éra dell’analogico, per un suono potente ma un po’ plasticoso. I Lilyum presentano ad oggi alti e bassi, che fanno oscillare la loro proposta attorno alla sufficienza. Bisognerà vedere se verranno portati avanti gli spunti migliori, per una dimostrazione di qualità che già si scorge ma che ancora non viene dimostrata completamente, o se la band rimarrà ancorata ad un andamento prevedibile e ultrasemplificato; in questo caso la proposta dei nostri sarà destinata a cadere nel baratro delle tante uscite passabili.
