Canis Dirus é un duo proveniente dagli Stati Uniti, e precisamente dal Minnesota, che approda con questo “A Somber Wind From A Distant Shore” direttamente al debutto sulla lunga distanza grazie alla sempre attenta Moribund Records. Siamo di fronte ad un album di black metal atmosferico ed emozionale, dalle sonorità a cavallo tra il depressive più classico e tentazioni ai limiti dell’ambient più cupo e notturno. I pezzi hanno una durata media intorno ai dieci minuti (intro ed outro escluse) e procedono lenti e ossessivi, strutturati su un riffing ipnotico e circolare che chiama in causa ora i primi Bethlehem, ora gli Shining degli esordi, ora i Judas Iscariot più meditativi e ombrosi di “Distant In Solitary Night”. Mantenendo sostanzialmente inalterata questa struttura di base, i nostri si lasciano andare a divagazioni di più ampio respiro, con passaggi dal sapore epico più marcato, a tratti dal feeling paganeggiante, accostabili a certe bands dell’Europa dell’Est, come i Peordh e Drudkh, ovvero inserendo momenti più lugubri e dilatati dall’andamento fangoso e pachidermico, che chiamano inevitabilmente in causa i primi Xasthur. Inutile citare un brano a discapito di altri in quanto le canzoni si susseguono in pratica senza soluzione di continuità, come se fossero semplici variazioni sul tema fondamentale dell’album che resta quello della malinconia disperata appena mitigata dall’estatica contemplazione della natura più incontaminata. I Canis Dirus, benché non facciano che riutilizzare strumenti espressivi già fatti propri da altri gruppi, sanno come mantenere desta l’attenzione dell’ascoltatore, dosando bene cambi di tempo e d’umore all’interno della stessa song senza tuttavia che il risultato finale risulti troppo dispersivo. Anzi la compattezza é una delle migliori caratteristiche di questo lavoro e si regge, oltre che su sonorità che si mantengono sempre uniformi, anche sul cantato sofferto e lacerante di RH, in uno stile a metà strada tra Varg Vikernes e Nattramn. In conclusione: interessante opera prima per una band da tenere d’occhio, che dimostra già di possedere sufficiente personalità e consapevolezza dei propri mezzi. Da ascoltare preferibilmente in qualche fredda e piovosa serata autunnale.
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