E’ innegabile che i Temnozor rappresentino ormai una realtà all’interno dell’underground estremo russo. Nato nel 1996, il progetto coinvolge più di dieci persone con ruoli non fissi e può già vantare tre full length, fra cui questo “Folkstorm Of The Azure Nights”, sicuramente il più rappresentativo ed interessante mai inciso dalla band. Quella dei Temnozor è una miscela a base di black metal e folk, arricchita ottimamente da un largo uso di tastiere. Queste, talvolta, vanno a ricreare le tipiche atmosfere degli sconfinati boschi esteuropei, in netto contrasto con il mare raffigurato sulla poco azzeccata copertina. Le sette tracce hanno tutte una durata piuttosto lunga e riescono perciò ad articolarsi notevolmente, proponendo melodie sempre suggestive e mai noiose. Il drumming alterna momenti più pacati a vere e proprie sfuriate violentissime, spesso in antitesi rispetto ai suoni di tastiera, i quali invece mantengono costantemente un sound incantato e sognante, adatto persino alla riflessione ed alla contemplazione interiore. Le parti cantante, davvero molto variegate, presentano uno screaming rabbioso senza comunque rinunciare ad uno stile pulito con richiami continui alla tradizione viking. Fortunatamente la produzione non smorza l’incisività del disco, ma, anzi, non fa che impreziosire un lavoro degno di attenzione ed allo stesso tempo affascinante, complici anche gli incomprensibili testi in lingua madre. In definitiva, “Folkstorm Of The Azure Nights” rappresenta una delle migliori uscite del 2005 in ambito black/folk, lasciarselo scappare sarebbe un vero peccato.
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