I Vetus Obscurum furono la prima incarnazione del progetto Krohm. Nati nel 1995 per volontà del mastermind Numinas, si sciolsero l’anno successivo, per poi risorgere dalle proprie ceneri nel 2008 e pubblicare soltanto ora, sotto l’egida della Debemur Morti Productions, da sempre attenta alle realtà più putride e oscure del panorama underground statunitense, questo ep di debutto. “Blood Revelations” a dir la verità non é musicalmente molto distante da quanto fatto con i Krohm da Numinas, che in quest’occasione si avvale di ben due singers, Herb Burke e Mike Nihilist, dotati entrambi di un’ugola piuttosto canonica ma comunque efficace (il primo canta su tonalità leggermente più vicine al growling che allo screaming più classico). Siamo quindi di fronte ad un discreto lavoro di black metal di matrice depressiva, che ripercorre la via tracciata dai pionieri del genere, primi fra tutti il Burzum di “Filosofem” ed i Manes di “Under Ein Blodraud Maane”, con poche variazioni sul tema. I pezzi si mantengono tutti su ritmi abbastanza sostenuti, che si alternano a passaggi più malinconici e plumbei, caratterizzati dalle consuete melodie scarne ed essenziali dall’andamento ossessivo ed ipnotico. Nelle parti più veloci il riffing si mantiene su livelli qualitativi più che buoni e sono evidenti i richiami ai vecchi Darkthrone così come ai primi lavori dei Black Funeral. Una registrazione ruvida e zanzarosa, sporca quanto basta, completa il quadro di un lavoro sicuramente non imprescindibile ma comunque onesto ed esplicito nel suo porsi nel solco della tradizione. Vedremo se questa band avrà un futuro o se questo disco resterà la sua unica testimonianza.
