Cultes Des Ghoules – Henbane

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Giungono alla seconda fatica sulla lunga distanza i polacchi Cultes Des Ghoules, a ben cinque anni di distanza dall’esordio “Haxan” pubblicato nel 2008. Se nell’artwork di quel disco era il rosso a predominare, questo successore vede la prevalenza del colore verde, quello della “Henbane”, antico nome di una pianta alla quale nella tradizione alchemica si attribuivano proprietà allucinogene, in grado di favorire uno stato di trance e di mettere in contatto il medium con il mondo dei morti. Dal punto di vista lirico il gruppo continua quindi ad essere fedele ad un concept di carattere esoterico e magico ed anche l’aspetto prettamente musicale resta sostanzialmente immutato. I Cultes Des Ghoules – il cui moniker deriva da un leggendario, ma inesistente come il più famoso “Necronomicon”, libro dedicato a dimenticati riti stregonici – continuano infatti ad esprimersi attraverso un raw black metal selvaggio e primitivo, dall’afflato occulto, che si manifesta con canzoni di lunga durata (tutte oltre i dieci minuti), nell’insistita alternanza tra sfuriate cacofoniche e violentissime e momenti più dilatati e vagamente doom oriented. Il tutto è tenuto insieme dal cantato del singer Mark Of The Devil, autore di una prova davvero sopra le righe, in grado di conferire ai pezzi un quid di autentica e tangibile malignità con le sue urla demoniache e belluine, squarciate di tanto in tanto da passaggi sinistramente teatrali. La band riesce a dare il meglio di sè quando si abbandona completamente alla ferocia e crea un muro sonoro impenetrabile, dando corpo ad un maelstrom nerissimo, perfetto veicolo per il recupero di proibiti rituali infernali. Per quel che valgono paragoni ed accostamenti, la musica dei nostri potrebbe essere descritta come l’ideale punto d’incontro tra Katharsis, Nosvrolok ed Archgoat, con suggestioni che riportano indietro alle radici del black metal e quindi a gruppi come Celtic Frost ed Hellhammer. Siamo di fronte ad un lavoro dotato di un fascino oscuro, accentuato ancor di più da una registrazione grezza e ruvida come si conviene (che ovviamente potrà risultare difficilmente digeribile all’orecchio non abituato a sonorità di questo tipo). Consigliato senza riserve agli amanti dell’occult black metal più legato alla vecchia scuola.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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cultes-des-ghoules-henbaneTRACKLIST <br> 1. Idylls Of The Chosen Damned; 2. The Passion Of A Sorceress; 3. Vintage Black Magic; 4. Festival Of Devotion; 5. The Devil Intimate <br> DURATA: 58 min. <br> ETICHETTA: Under The Sign Of Garazel Production <br> ANNO: 2013