I Massemord sono attivi dal lontano 1993 ma soltanto dieci anni più tardi riescono a produrre “Skogen Kaller”, ristampato anche nel 2004. Il disco racchiude le tracce composte in questo ampio lasso di tempo, conferendo alla musica sfumature varie e personali. “Skogen Kaller” rappresenta un modo ci concepire il Black di matrice norvegese in tutta la sua maestosa bellezza. Il suono è primordiale, freddo. Il riffing è ancora influenzato dal metal estremo più classico e alterna questo suo aspetto con ispiratissime cavalcate 100% Black. Non manca qualche inserto di sintetizzatori ad arricchire, senza mai risultare invadente, il lavoro dei Nostri. La musica avanza mistica, oscura sovrastata da un profondo e convincente growling. Tutte le tracce risultano violente al punto giusto, ben distinguibili l’una dall’altra e dotate di piccole sfumature che caratterizzano ogni istante del disco. I momenti acustici e lo scrosciare dell’acqua di un torrente sono una citazione dei tanti colpi di classe che mettono a segno i Nostri per dipingere in note momenti epici. “Skogen Kaller” è sincero e malato, gli stessi Massemord, sulla fortunata scia di questo capolavoro, non riusciranno mai a ripetersi con le successive uscite. Questo disco rappresenta la punta di diamante della band di Bergen e, allo stesso tempo, si pone come manifesto di una scuola prestigiosa e in declino. Se volete prendere in un solo colpo un lavoro che sappia sintetizzare quanto di buono realizzato in questi ultimi dieci anni in ambito Black non lasciatevi scappare questa inimitabile sorpresa. Se non conoscete i Massemord andate ad occhi chiusi su questo piccolo capolavoro, non vi deluderà.
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