Hanormale – Oni Monogatari

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Hanormale é l’ennesimo progetto partorito dalla prolifica mente di Arcanus Incubus, personaggio da diversi anni molto attivo nella scena underground nostrana, in particolare lombarda, e coinvolto in svariati gruppi, alcuni piuttosto noti, come EXM93, Mystical Fullmoon, Deviate Damaen, In-coerenzA e Labyrinthus Noctis. Per l’occasione il nostro si sdoppia in quattro, cantando e suonando tutti gli strumenti sotto pseudonimi diversi, come se si trattasse di quattro persone distinte, di cui compaiono le fotografie all’interno del booklet: semplicemente geniale! Altro elemento di originalità di questo disco é rappresentato dal concept, interamente incentrato su storie di demoni giapponesi, tratte dalla vastissima mitologia del paese del Sol Levante. Dopo una breve intro, “The Oni (Kanaho Kanaho O Motsu)” chiarisce immediatamente le coordinate stilistiche della proposta musicale di Hanormale, che si sostanzia in un black metal di stampo moderno, strutturato su un riffing veloce e tagliente, dal retaggio vagamente thrash, tanto che in molte occasioni ho avuto l’impressione di ascoltare una sorta di versione “futuristica” dei vecchi Absu. Protagonista assoluto é il synth, le cui linee ora evocative ora caratterizzate da un flavour più apocalittico, innervano tutti i pezzi, conferendo agli stessi un’impronta sperimentale, che si manifesta in special modo nei numerosi e disturbanti inserti dal sapore quasi noise/industrial. L’elemento “giapponese” che domina le liriche é presente anche nella musica, che in alcuni momenti di lascia andare a melodie distorte di matrice orientale, come nella parte iniziale della furiosa “God Dog Inngami”, che subito dopo esplode in un attacco frontale davvero devastante. Le notevoli capacità compositive del nostro si palesano nella capacità di mantenere costantemente alta la tensione, alternando all’assalto all’arma bianca momenti sospesi e dal feeling dark, retti sempre da un utilizzo magistrale dei synth. Emblematico in tal senso é il tappeto tastieristico, degno dei migliori Dimmu Borgir, di “Tengu Love’s Poetry”, forse l’episodio più “romantico” del lotto. Azzeccata è anche l’interpretazione vocale, nervosa e malefica, che ben si sposa con il contesto musicale, soprattutto nei frangenti più furiosi e distruttivi (ovvero per i tre quarti della durata dell’album). Siamo di fronte quandi ad una bella sorpresa, un disco personale e spiazzante, che potrà piacere a quanti approcciano il black metal, specie di matrice sinfonica, senza particolari preconcetti legati alla tradizione o all’ortodossia.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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hanormale-oni-monogatariTRACKLIST <br> 1. Hone-Onna Lechery; 2. The Oni (Kanaho Kanaho O Motsu); 3. Noxions Odor Of Akkorokamni; 4. He Met Mujiua; 5. God Dog Inngami; 6. Il Dialogo Della Povertà; 7. Rock Rokurokuhi; 8. Tengu Love's Poetry; 9. Jubokko The Vampire Tree; 10. Renketsu No Sanji; 11. Become A Bakeneko; 12. Against Tsuchigumo <br> DURATA: 52 min. <br> ETICHETTA: Vomit Arcanus Productions <br> ANNO: 2010