Arriva da Volterra questa interessantissima one-man band capitanata da Lord Dregoth. Un unico brano dalla durata di 30 minuti – l’omonima “A Journey”- è incisa in questo demo-tape, dalla presentazione un po’ scarna, priva di libretto e con una copertina in bianco e nero che raffigura una foresta. Si potrebbe pensare al solito gruppetto “trù” che niente’altro fa se non imitare in maniera pessima i grandi del passato (e non) servendosi di immagini viste e riviste e utilizzando temi scontatissimi dei quali, tra gli altri mali, ha una conoscenza pari a zero. Non molto speranzosa, comincio ad ascoltare la tape e…mi bastano 5 minuti per capire che ho tra le mani una piccola gemma nera. Per fortuna infatti, gli Eregion non rientrano nella categoria sopra citata, che ahimè, dilaga nella scena underground italiana. Lord Dregoth ci trasporta in un viaggio affascinante, attraverso il bosco di Berignone che lo ha ispirato direttamente. Un sound sporco e malato che si rifà alla scuola norvegese degli anni ’90 e che non disdegna di parti ambient che ben si inseriscono nel contesto, rendendo il lavoro piu’ vario e articolato. Questa unica traccia è infatti inframezzata da sezioni dark-ambient che si sposano perfettamente con le parti tipicamente black, creando un’atmosfera suggestiva, che ci guida lungo questo breve e gelido viaggio attraverso i boschi. Durante questi 30 minuti potremo addentrarci ed essere rapiti dagli affascinanti scenari alberati, sentiremo il rumore delle foglie calpestate ed intorno il silenzio che rende magiche e glaciali le atmosfere. Le parti black sono impostate su riff, come già detto, di chiaro stampo norvegese; riff ispirati e marci che a volte tendono a sovrastare la discreta sezione ritmica a causa della scarsa produzione, forse un po’ troppo underground ma che, nell’insieme non penalizza eccessivamente questo lavoro. Le parti vocali sono abbastanza limitate, ed eseguite in un growl che sembra provenire dal cuore della foresta, così lontano, così oscuro e sofferto. In conclusione, un artista assolutamente da supportare, che sicuramente ci regalerà un seguito altrettanto maligno e profondo, nella speranza che i mezzi e gli strumenti siano maggiormente favorevoli per la realizzazione di un’autentica perla nera.
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