Seconda fatica sulla lunga distanza per i transalpini Antaeus, “De Principii Evangelikum” è un disco di feroce, belluino e malsano black/death metal senza fronzoli, che fa della furia e dell’assalto frontale le sue armi migliori, mantenendosi in equilibrio tra la devozione verso un approccio tradizionale ed ortodosso e suggestioni moderatamente moderniste. “Satanik Audio Violence”: così definisce la propria musica la band capitanata dal singer MkM e si tratta di un’etichetta che descrive in modo perfettamente calzante quanto andremo ad ascoltare una volta premuto il tasto play del lettore. Violenza, malattia, disagio, disgusto, automutilazione, purificazione, nichilismo, satanismo: queste sono le parole d’ordine dei nostri, che in questo lavoro si lasciano ampiamente influenzare dal black metal più criptico ed oscuro di gruppi quali Malign, Ofermod, Katharsis, Funeral Mist e Deathspell Omega. La matrice delle devianze musicali dell’ensemble francese è quindi riconducibile al filone così detto religious, che di tanta visibilità ha goduto negli ultimi anni nell’ambiente underground, ma gli Antaeus imbastardiscono il riffing con dosi corpose di death metal – di quello pesante, cavernoso, senza traccia di melodia – e, come i loro compagni di nefandezze Arkhon Infaustus, hanno un piglio meccanico, freddo, distaccato, si potrebbe dire quasi industrial; il che rende il risultato finale ancora più bestiale ed inumano. Personalmente reputo quest’opera leggermente inferiore rispetto al predecessore “Cut Your Flesh And Worship Satan” ed al successivo “Blood Libels”, ma siamo comunque di fronte ad un disco solidissimo e brutale, capace di veicolare visioni apocalittiche attraverso pezzi brevi e devastanti. Militante e granitico!
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