Nell’underground nostrano, in un crogiuolo infinito di bands emergenti, è sempre più difficile trovare realtà degne d’attenzioni serie. Per fortuna alcuni gruppi si rivelano interessanti: tra questi possiamo annoverare i Cold Moon, nonché il progetto Ratsel, nati entrambi dalla fervida mente dell’omonimo leader. In questa intervista abbiamo parlato di queste due bands. Sentiamo cos’ha da dirci il frontman Ratsel a proposito delle sue creature…
Salve Ratsel! Come va’? E’ un vero piacere poterti intervistare. Partiamo subito per la tangente: i tuoi due progetti Cold Moon e Ratsel hanno due storie differenti, eppure entrambi si dedicano con costanza a mantenere viva e ardente la fiamma del black metal underground italiano. Puoi parlarci brevemente delle due singole band, presentarcele?
I Cold Moon sono nati nel 2003 per volere mio e di Allein, con la sola intenzione di suonare del sano black metal in stile anni ’90, abbiamo registrato il nostro demo di debutto “Introspective Vision of an Eternal Journey” e subito dopo abbiamo fatto alcuni live show dalle nostre parti. Poco dopo uscì il nostro secondo lavoro, ovvero lo split con i Winds of Funeral che prende il nome di “The Black Alliance” il quale contiene 4 pezzi in totale, 2 per ciascuna band. Per motivi personali io ed Allein andammo ad abitare a Roma dove trovammo Victor come chitarrista: continuavamo a fare live show, sia a Roma che dalle nostre parti. Dopo ci fu un periodo di transizione, ovvero tanti cambi di line-up, così decisi di portare avanti da solo la band (ora infatti è una one-man band). E’ proprio in questo periodo che fondai il progetto Ratsel, con lo scopo di esternare sensazioni, se vogliamo, più intime e personali e per “sperimentare” nuove soluzioni musicali, senza così compromettere il sound originale dei Cold Moon.
Quali sono, se esistono, i punti di contatto dal punto di vista espressivo, tematico e filosofico tra i due progetti? Per cosa invece sono molto distanti tra loro?
Diciamo che l’oscurità e la misantropia sono quei valori che non mancheranno mai in entrambi i miei progetti. Forse con i Cold Moon lascio un tantino da parte quel sentimento di sofferenza e disagio esistenziale che affiora in Ratsel.
Ci sono, nel campo del black metal e anche oltre i suoi confini, bands che hanno inciso sul tuo modo di vedere la musica e l’espressione estrema?
Si, ovviamente. E’ una cosa naturale, che tutti gli artisti, nel loro piccolo, possiedono. Potrei citarti tutte quelle bands che ho seguito durante il mio “cammino” musicale (sempre in piccole dosi, specifico, la mia personalità è sempre stata un gradino più su), ma credo che non importi a nessuno.
Parlando ora specificatamente dei Cold Moon: quali sono le tematiche principali, i riferimenti e il messaggio che intendi trasmettere attraverso questo progetto?
Misantropia, oscurità, odio… sono tutti valori che costituiscono l’asse portante della mia, seppur complessa, interiorità. Non faccio altro che esternare tutto ciò tramite la musica. E da quando sono rimasto da solo, anche nei testi. Ora sento questo progetto mio al 100%!
Riprendo la domanda di prima, rivolgendola al progetto Ratsel…
Discorso quasi analogo per Ratsel. A parte qualche variazione nella musica in sé per sé, le tematiche sono pressoché identiche, anche se, come accennato poco fa, qui tutto si fà ancora più intimo, più personale e le liriche sono ancora più introspettive ed intricate.
Puoi fare previsioni su come si evolverà il sound delle due band? Rimarrai legato ai canoni stilistici già sperimentati nel black metal oppure tenterai di esplorare lidi sconosciuti di espressione e manifestazione emotiva?
I Cold Moon rimarranno sempre una black metal band. Ho creato Ratsel proprio per questo motivo: sperimentare, a costo di allontanarmi dal black metal.
So che tu personalmente nutri una grande passione per l’arte: vi è un rapporto di interconnessione e di nutrimento reciproco tra la tua musica e l’arte figurativa?
Si, l’arte figurativa è sempre stata una mia passione, fin da quando ero bambino, ho anche frequentato una scuola d’arte. Tornando alla tua domanda, il discorso è abbastanza semplice: posso comporre una canzone pensando ad un mio quadro, in modo da trasmettere le stesse sensazioni che avevo precedentemente raffigurato su tela in note, oppure l’esatto contrario. A volte invece preferisco buttare giù un disegno che comporre una canzone, dipende… si tratta pur sempre di arte, e non ha importanza che “tipo” di arte sia, quel che importa e che ciò che penso, ciò che ho pensato, ciò che ho sognato, ciò che ho visto con i miei occhi rimanga per sempre impresso in qualcosa che porterò dietro per anni. Questo è l’unico modo che ho per esprimermi, che piaccia o meno agli altri non mi interessa.
Esprimi il tuo parere partendo dalle seguenti “parole chiave”: Globalizzazione, Dio, Natura.
Globalizzazione: sono abbastanza “ignorante” per quel che riguarda questo argomento, non mi ha mai interessato più di tanto.
Dio: per me non esiste e non è mai esistito.
Natura: l’unica vera Grandezza. Pura, meravigliosa, ma anche incontrollabile come è giusto che sia. Penso che sia superfluo ricordare che l’uomo non vale niente al confronto, che non fà altro che distruggere ciò di cui, invece, dovrebbe andar fiero.
Condividi l’idea di trasmettere messaggi di matrice politica attraverso il black metal? Qual è il tuo personale approccio nei confronti della politica moderna?
Ognuno può far quel che vuole con la propria musica, l’importante è trattare queste tematiche con serieta’ e una discreta dose di conoscenza. Ora come ora, molte band suonano NSBM solo per fare i fighi e per apparire “cattivi”, con una conoscenza degli eventi storici pari a quella di un ragazzino di quinta elementare, senza contare la loro “ideologia” e attitudine alquanto fanciullesca. Per quel che riguarda il mio approccio nei confronti della politica moderna: non mi interessa, non l’ho mai presa in considerazione..
Quali sono i progetti futuri per entrambe le band? Quali sorprese o evoluzioni possiamo aspettarci dalle tue creazioni?
Con i Cold Moon ho appena finito di comporre i nuovi brani per il full length, che aspetterò ancora a registrare, causa un recente incidente che mi impedisce di suonare al 100%. Nel frattempo uscirà per Made with Hate records un live cd limitato, e uno split cd con gli Athanor sempre nel corso del 2007. Da un pò di tempo è disponibile la ristampa del primo demo “Introspective” più 2 bonus track e nuovo artwork, sempre per Made With Hate. Con Ratsel ho in mente qualcosa di completamente nuovo,che si allontanerà perecchio dal black metal, rimanendo comunque sia un prodotto oscuro e introspettivo. Da poco è uscito lo split cd con Malefic Mist per Visions of Nightscapes Records (disponibile anche in tape).
Grazie mille Ratsel per la tua collaborazione e per la tua pazienza. Giunto qui, non mi resta altro da dirti: concludi pure l’intervista come preferisci!
Grazie a te per questa intervista.