Secondo demo per i modenesi Laetitia In Holocaust, decisamente curato e dall’aspetto assai professionale, tanto da poter essere considerato un vero e proprio full lenght a tutti gli effetti. Con questo “Lacra Ebenei: 13 – 17” i nostri proseguono il discorso cominciato con il precedente “A Slow Apocalypse”, proponendo un approccio aritstocratico e sofisticato alla materia black che viene contaminata e manipolata con suggestioni ed influenze di matrice vagamente dark rock, o perfino gothic, fino a creare un amalgama di sicuro interesse e a tratti originale, ma non sempre pienamente riuscito. L’esplorazione di territori di confine alla ricerca di un sound quanto più possibile personale e immediatamente riconoscibile é un merito che va certamente riconosciuto ai Laetitia In Holocaust, che non si adagiano come centinaia di altre bands sulla mera ripetizione di stilemi compositivi triti e ritriti, ma le soluzioni musicali finora trovate non danno ancora, a mio avviso, i frutti sperati. Il peccato originale di questo gruppo si chiama superbia: consci delle proprie abilità e dei propri mezzi, i nostri si lasciano sopraffare dalla voglia di stupire, cercano di dire subito tutto quello che hanno da dire, insomma mettono troppa carne al fuoco e l’effetto ottenuto é straniante e poco omogeneo. Quando invece si concentrano su una singola idea e la sviluppano compiutamente i risultati sono ben diversi e decisamente efficaci: ad esempio la linea melodica dal sapore orientaleggiante che costituisce il tema portante di “A Gesture Before You Enter The Darkness” risulta accattivante e rimane impressa nella mente dell’ascoltatore. I Laetitia In Holocaust sono certamente un gruppo coraggioso, ma la loro smania di sperimentazione va disciplinata, domata, in qualche modo “raffreddata”, e sono convinto che potrà trovare compiuta espressione affrancandosi completamente dal black metal. Da sottolineare la ricercatezza nei testi: delle vere poesie, frammenti oscuri e delicati di due anime tormentate, scritte in italiano ma cantate in inglese. Quando i Laetitia In Holocaust troveranno la loro strada, componendo e conciliando in un insieme armonico le mille suggestioni impazzite e per ora inconciliabili della loro multiforme espressività musicale, allora ne vedreamo davvero delle belle. Attendiamo fiduciosi.
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