I Neftaraka sono una band proveniente niente meno che dalla Malesia, sconosciuta ai più, ma attiva, tra varie peripezie e cambi di line up, fin dal lontano 1996. Andiamo a scoprire il loro universo oscuro attraverso le parole del leader e singer Xxxul, anche per renderci conto di come sia difficoltoso suonare e vivere black metal in un paese del genere…
La più comune ma inevitabile domanda è: puoi dirci qualcosa riguardo la storia dei Neftaraka?
Beh, comparimmo sulla scena nel 1995 e procedemmo seriamente nel 1996. Solo io e Dark Buruj siamo i membri originali da quel periodo. Poi si unirono a noi Silbyss e Lord e registrammo il nostro demo d’esordio nel 1997. Dopo entrambi lasciarono la band per motivi personali. I Neftaraka decisero di suonare allora black/death, ma poco dopo ci rendemmo conto che questo stile non coincideva con le nostre visioni e le nostre credenze, così decidemmo di renderlo più sporco, grezzo e ruvido come l’inferno e lo abbiamo fatto nella maniera più blasfema. E il risultato è quello che sentite!
Tra “A.W.B.M.”, vostro primo demo e le vostre uscite più recenti sono passati 9 anni. Cos’è successo in tutto questo tempo? Nove anni, per un gruppo black, sono un periodo molto lungo, no?
Dopo l’uscita del demo “A.W.B.M.” abbiamo avuto qualche difficoltà a tenere in vita il gruppo. Avemmo numerosi problemi, che portarono una pessima attitudine. I Neftaraka continuarono a vivere finché non decidemmo di scioglierli nel 2000. E da quel momento non si è sentito più niente di nostro. Ci allontanammo da alcuni falsi e bastardi individui che mettevano in giro menzogne sul nostro conto e che ci resero totalmente malati. Da che posso ricordare, non suonammo più uno strumento per 4-5 anni. E tutti si aspettavano di non vedere mai più tornare sulle scene i Neftaraka. Ci riformammo nel 2004 e lentamente cominciammo a preparare nuove canzoni. E reclutammo Izfarator e Unknown H per suonare la batteria, registrare e suonare dal vivo.
Ho citato tra le vostre influenze DarkThrone e Mayhem, più qualcosa dei vecchi Gorgoroth. Concordate? Chi considerate le vostre fonti di ispirazione?
Fondamentalmente, abbiamo unito le nostre influenze per darci forza e per avere qualche idea per le nostre canzoni. Ascoltiamo varie forme di black metal old school come Blasphemy, The Black, Master’s Hammer e così via e queste guidano il nostro viaggio nel black metal. Suoniamo per la nostra propria soddisfazione e pensiamo che solo persone “DEADicated” possano trovare conforto per le loro anime con la nostra musica. Questa è la nostra visione e soddisfazione. È difficile trovare persone realmente sincere su ciò che hanno scelto.
“As We Burn Mayath”, “Kuburhymns”, “The Knoll” non sono titoli usuali per il black metal. Per cui presumo che i vostri testi non siano canonici. Ho ragione? Di cosa trattano le vostre canzoni?
Sì, infatti. Questi strani titoli sono correlati ad alcune delle nostre credenze. Non pratichiamo alcun rituale satanico, ma “A.W.B.M.” e “Kuburhymns” appartengono alla nostra magia nera e sono collegate alla nostra cultura. “The Knoll” è più legata alle tematiche misantropiche che appartengono alle nostre anime e ai nostri stili di vita. Non ci piace tracciare dei confini tra testi e musica. Non abbiamo problemi a parlare di ciò che pensiamo. Non forziamo l’ascoltatore a giudicare i nostri testi. E credimi, alcune canzoni non hanno nessun testo…
Quest’anno avete pubblicato tre demos. Che differenze riscontrate tra questi lavori e i precedenti?
I precedenti lavori erano più un tentativo e avevamo idee limitate mentre componevamo il materiale. Siamo molto più soddisfatti dello stile attuale. Dopo aver deciso di sciogliere il gruppo sei anni fa, imparammo alcune cose, specialmente per quanto riguardava le nostre capacità musicali. Non avevamo nessuna capacità all’inizio e, paragonati agli anni passati, i Neftaraka sono cambiati completamente, diventando più maturi, più forti di prima. È una cosa naturale che succede a tutti gruppi black metal di successo, in tutto il mondo.
La Malesia non è un posto famoso per la scena black metal, ma qualcosa sta cominciando a cambiare. Com’è la scena nel tuo paese? Siete in contatto tra di voi o ognuno pensa a sé stesso? Ti piace qualche band malese?
Ci sentiamo abbastanza disgustati nel vedere la scena attuale. Il governo malese ha bandito ogni attività metal nel 2001, il che ci ha colpito gravemente. Tutto questo è accaduto a causa di qualche bugiardo che ha fatto della pessima informazione riguardo al black metal. La Malesia non è il posto ideale per un gruppo black metal. Persino nel 2006 tentammo di far venire i Mayhem a suonare dal vivo ma la data fu cancellata e questo avvenimento è stato anche discusso in parlamento. Tutto per accusare la scena black di causare molte malattie sociali, problemi ecc… fanculo! Noi sopravviviamo ancora, in questo disastro. È dura da dire, ma credo che la nostra scena stia morendo. Avevamo delle bands promettenti prima di tutto ciò, ma solo poche sono sopravvissute alle leggi di qualche anno fa. Per quanto mi sforzi non riesco a vedere gruppi locali che incontrino i nostri gusti, tranne i CLAW!
Com’è nata l’idea di uno split (“Evil Forest “) con i cinesi Original Sin?
Aaron della Funeral Moonlight Production ci ha contattato dopo aver ascoltato alcune nostre tracce su myspace. Così si è interessato a noi e ci ha proposto uno split con i folli Original Sin. È stato un onore per noi ed è stato il nostro primo sforzo internazionale dalla nostra ricomparsa sulle scene. Vecchia scuola e puro spirito underground. Non chiediamo releases speciali o che. L’importante è che ci siano ancora persone in grado di poter apprezzare la nostra musica adeguatamente. E la FMP vi ha provveduto perfettamente.
So già che i Neftaraka suonano dal vivo. Com’è uno show dei Neftaraka?
Beh, la nostra prima apparizione a Kuala Lampur è stato un momento memorabile per noi. Abbiamo avuto un ottimo riscontro sia dal pubblico che dall’organizzazione. È difficile lasciar suonare dal vivo gruppi black, oggigiorno. È un grosso rischio per gli organizzatori. Suonare in avvenimenti del genere è una sorta di bonus per noi e abbiamo soddisfatto la folla. Forse potremmo tentare di suonare dalle tue parti, un giorno… chi può dirlo!?!
Quando pubblicherete un full length con una label?
Al momento non abbiamo ricevuto ancora offerte per un album. Forse presto. Non ci importa, perché credo che il nostro sound non sia per tutti.
Le tue ultime parole sono…
Grazie per il tempo dedicatoci. Salve Thy Misanthropic Forest!!