Raccolta in casa Ecnephias: “Cold Winds From Beyond” esce per Behemoth Productions e contiene una selezione di pezzi tratti dai primi tre lavori della band, ovvero l’album d’esordio “Dominium Noctis”, pubblicato nel 2007 (pezzi da 1 a 9), il successivo ep “Haereticus”, edito nel 2008 (pezzi da 10 a 14) ed il demo di debutto “November”, risalente al 2005 (pezzi da 15 a 18), contenente canzoni composte nel periodo che va dal 1996, anno di nascita del gruppo lucano, fino appunto al 2005. Trattandosi di lavori già ampiamente commentati sulle pagine virtuali di questa webzine, rimando alle rispettive recensioni quanti volessero approfondire. L’utilità di questa edizione antologica consiste soprattutto nel rendere disponibile materiale non più facilmente reperibile e nel dare testimonianza dell’evoluzione musicale del gruppo nostrano nel corso degli anni. Gli Ecnephias infatti, partiti da un death/doom dall’approccio melodico, hanno saputo incorporare svariati elementi nel proprio sound, fino ad approdare ad una sorta di extreme occult metal che abbraccia suggestioni dark/gothic, squarci folkeggianti ed influenze disparate che vanno dai Moonspell, agli Absu, dalla scena greca (Rotting Christ, Necromantia e Varathron su tutti), al classico heavy metal ottantiano, dai Paradise Lost all’esoterismo metallico dei Mortuary Drape. Il tutto calato in un’atmosfera “mediterranea” e declinato in episodi ora più criptici e violenti, ora più rilassati, ora più easy listening. Alla varietà della proposta musicale ha fatto da contraltare la varietà del cantato del leader Mancan, che ad un growling cupo e cavernoso ha affiancato parti in clean vocals declamate con una timbrica profonda e baritonale. “Cold Winds From Beyond” resta però un riassunto a beneficio esclusivamente di chi non conosce il gruppo e dei completisti; superfluo per gli altri.
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