Mini d’esordio, in edizione limitata a mille copie, per questo oscuro progetto proveniente dall’Australia, che propone un black metal atmosferico ed avvolgente, agevolmente riconducibile al filone “cosmico” di recente portato alla ribalta dagli elvetici Darkspace. I nostri si rifanno in maniera quasi imbarazzante alla band citata ed ai primi Paysage D’Hiver, con qualche vaga influenza progressive/settantiana. Originalità pari a zero che, nel caso specifico, si accompagna ad una personalità non ancora sufficiente per poter dire qualcosa di significativo nell’ambito di un sottogenere già piuttosto inflazionato e con poche possibilità di evoluzione. Pezzi sostanzialmente privi di struttura, un muro informe di chitarre ultra distorte che macinano riff ipnotici senza soluzione di continuità, tappeti tastieristici dilatati, un basso lontano e pulsante, un cantato appena udibile in sottofondo in uno screaming assolutamente canonico ed una produzione abbastanza nitida e levigata: questo é quello che vi attende se vorrete intraprendere il breve viaggio astrale che risponde al nome di “Spire”. L’iniziale brano strumentale e i due intermezzi ambient nulla aggiungono e nulla tolgono ad un lavoro che risulta acerbo e poco interessante. La traccia conclusiva, dall’andamento doomeggiante e dalle vocals cantilenanti, rappresenta l’episodio più riuscito del lotto. Ambient black metal che potrà soddisfare soltanto i maniaci appassionati di queste sonorità. Rimandati.
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