I Profanatica, originari di New York, sono la classica band di “culto”, fedele in tutto e per tutto ai dettami dell’underground più oltranzista ed ortodosso. Attivi dal lontano 1990 i nostri, attualmente un duo capitanato dal mastermind Paul Ledney (in forza a Crowned In Semen e Havohej ed in passato, per un breve periodo, membro dei più noti Incantation), hanno una discografia piuttosto vasta con riferimento a demo, split e registrazioni dal vivo ed invece molto limitata per quanto riguarda i full length. Infatti questo “Disgusting Blasphemies Against God” rappresenta la seconda fatica sulla lunga distanza per il gruppo e segue di tre anni il suo predecessore “Profanatitas De Domonatia”, di cui riprende tematiche e stile senza sostanziali variazioni, se non una maggior ponderazione in sede compositiva. Il black metal dei Profanatica é radicalmente old school ed é intriso di influenze provenienti direttamente dai primi anni novanta e di matrice squisitamente statunitense. Nei pezzi contenuti in questo album, tutti ben strutturati e caratterizzati da un andamento mai forsennato, possiamo individuare richiami a bands come Von, Inquisition, Grand Belial’s Key e Acheron, con massicce dosi di death metal d’annata. Il cantato infatti é in un growling soffocato e polveroso, decisamente catacombale, che evidenzia ulteriormente l’atmosfera sulfurea ed occulta che si respira all’ascolto di questo disco. Il sound é massiccio e corposo, volutamente low-fi ma assolutamente non confusionario, con una sezione ritmica ben in evidenza, a dar vita ad un assalto bestiale e primitivo, che tuttavia non risulta mai fine a sé stesso e che, in diversi frangenti, si lascia andare a parti rallentate e mid-tempos granitici. Completano il quadro liriche di una blasfemia talmente esagerata da far impallidire perfino il Glen Benton dei tempi d’oro, che rendono comunque l’idea di quale sia, ancora oggi, l’attitudine senza compromessi del gruppo. “Disgusting Blasphemies Against God” é un album perfettamente in linea con gli standard qualitativi dei Profanatica e rappresenta esattamente ciò che chi segue il combo americano da tanti anni si aspetta da loro: true regressive US black metal!
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