Gli Evil godono da tempo dello status di cult band in ambito underground. Questo trio brasiliano, capitanato dal chitarrista-cantante Warlord, nasce nel lontano 1994 ed ha all’attivo un numero impressionante di uscite nei più vari formati, tra cui anche due full length. I loro testi sono legati a tematiche di stampo occulto, esoterico e filosofico ma musicalmente i nostri sono sempre rimasti fedeli ai dettami del più classico raw black metal di matrice nordica, norvegese in particolare, impreziosito da qualche sfumatura più thrasheggiante. Questa descrizione risulta calzante anche per questa ennesima fatica del gruppo proveniente da San Paolo, che in quest’occasione si avvale di una produzione finalmente all’altezza, sì sporca e grezza ma non confusionaria e cacofonica. “Hyperborea” si regge su un main riff marziale, diretto e di facile assimilazione, burzumiano fino all’osso ed assolutamente efficace, per poi lasciarsi andare a cambi di tempo e di atmosfera che arrivano a lambire grigi territori di malinconia e decadenza: senza ombra di dubbio uno dei pezzi migliori mai scritti dai nostri. La seguente “Inhuman Weird Madness” ha un andamento più frenetico ed é strutturata come un furioso up tempo che sfocia in passaggi più cadenzati e granitici: forse meno fruibile della precedente, resta comunque un’ottima canzone. In questo sette pollici limitato a sole centocinquanta copie gli Evil danno prova di grande maturità compositiva ed esecutiva e ribadiscono ancora una volta la loro indiscutibile attitudine. Se riuscirete a procurarvelo sarà una piccola perla nella vostra collezione.
