Wurdulak – Ceremony In Flames

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I Wurdulak erano – o sono? non è chiaro se il progetto sia ancora attivo – una superband formata niente di meno che da Killjoy (Necrophagia) e Maniac (Mayhem) alla voce, Fug (Soul Forsaken), Freediablo (Gorelord) e Ihizahg (Perished) alle chitarre, Iscariah (Immortal) al basso e Jehmod (Bloodthorn) alla batteria. Normalmente quando tanti personaggi noti del mondo della musica estrema uniscono le loro forze le aspettative sono piuttosto alte e la delusione è inevitabilmente dietro l’angolo. A ciò si aggiunga che molti “intenditori” true-snob tendono a storcere il naso per partito preso di fronte ad iniziative come questa. Ecco spiegata l’accoglienza freddina che questo “Ceremony In Flames”, album d’esordio dei Wurdulak, ricevette al tempo della sua uscita, che può in parte anche essere giustificata. Non siamo infatti di certo al cospetto di un capolavoro: i pezzi – quasi tutti granitici mid tempos – sono caratterizzati da una spiccata staticità compositiva ed i nostri, lungi dallo sforzarsi di proporre qualcosa di personale, si limitano al consueto old school thrash/black imbastardito con qualche dose di death metal, sulla scia dei vari Hellhammer, Celtic Frost, Venom e compagnia satanica. Nulla di nuovo e nulla che centinaia di altri gruppi non abbiano già suonato in precedenza ma, se preso per quello che è, il disco può anche riservare più di un momento piacevole. Considerata la direzione musicale intrapresa da bands importanti come Satyricon, Darkthrone o ultimi Watain, non si può neppure dire che i Wurdulak nella loro regressione alle radici della metal estremo non abbiano, anche soltanto in minima parte, precorso i tempi. D’altronde se si misurasse il valore di un disco in base al solo parametro dell’originalità, il 99% di quanto pubblicato negli ultimi vent’anni sarebbe da buttare. Forse potevano osare di più ma i nostri danno in pasto a chi segue la scena underground un lavoro onesto, che scorre roccioso e sferzante tra una scapocciata e l’altra, alternando qualche momento di stanca a riff davvero azzeccati: ascoltare per credere la poderosa opener o la devastante “Containment Of Inferno”, l’episodio più black oriented ma anche quello più melodico del lotto, con testo scritto da Bard Faust. Probabilmente il connubio tra lo screaming malatissimo di Maniac ed il growling sulfureo di Killjoy potrà risultare indigesto per qualche orecchio delicato, ma chi conosce lo stile inconfondibile di questi due cantanti sa già cosa aspettarsi e certamente apprezzerà. Un disco sicuramente non eccelso ma neppure quella cosa immonda che alcuni sono convinti che sia. Un ascolto – ed anche un secondo – certamente lo vale.

REVIEW OVERVIEW
Voto
65 %
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wurdulak-ceremony-in-flamesTRACKLIST <br> 1. At One With The Beast; 2. Satanic Utopia; 3. Cauterizing The Wounds Of Christ; 4. Containment Of Inferno; 5. Buried Beneath Perversion; 6. Ceremony In Flames; 7. Chosen Below; 8. Gospels Of Depravity <br> DURATA: 39 min. <br> ETICHETTA: Baphomet Records <br> ANNO: 2001