Tornano, dopo un silenzio durato diversi anni, i Suburb Of Thoughts, trio meneghino che aveva esordito sulla lunga distanza con l’album “Opera Postuma”, edito nel 2008. Questo “Sepulchral Intent” è un ep di circa venti minuti di durata, che viene pubblicato in edizione limitata a cento copie numerate a mano, devoto alla tradizione del più istintivo e grezzo raw black metal d’annata. La band lombarda si lascia ampiamente influenzare dai numi tutelari scandinavi (vecchi Darkthrone e Gorgoroth su tutti) e dalla brutalità degli Absu ma non disdegna qualche passaggio più oscuro ed arcano, che, grazie ad atmosfere criptiche ed esoteriche, richiama alla mente i primi Rotting Christ od ancora gruppi come Ophtalamia e Mortuary Drape. Una formula non nuova che tuttavia i nostri declinano con sufficiente personalità e buona padronanza sia compositiva che esecutiva. L’opener “Journey In The Darkness” è una song gelida, costruita su un riff portante davvero azzeccato, ossessivo, cupo e tagliente. I toni cambiano nella successiva “Hanged With Your Intestine”, pezzo iperviolento, dal flavour più death oriented e dal testo decisamente gore. “Sumer” è una litania macabra, un’invocazione alle antiche divinità mesopotamiche, che spezza il ritmo forsennato del disco. La breve cavalcata si conclude con la title track, altro brano molto feroce, dove spicca un ottimo lavoro dietro le pelli, a sottolineare il susseguirsi dei cambi di tempo. La produzione è sporca quanto basta ma senza frustrare le capacità tecniche del gruppo milanese. Lasciate pure perdere i soliti nomi noti e date un ascolto a questo lavoro, che testimonia una volta di più il buon stato di forma dell’underground nostrano.
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