Dopo due albums (pubblicati ripettivamente nel 2005 e nel 2008), “The Unknown Spectre Of Evil”, mini della durata di circa venti minuti, rappresenta l’ultimo parto in casa Wolfsschrei, duo capitanato dal produttivo Taaken, già in forza a Odal e Barastir, tra gli altri, senz’altro uno dei personaggi più attivi della scena underground tedesca. Siamo di fronte ad un lavoro estremamente scolastico, che segue in modo pedissequo i canoni tradizionali dell’old school black metal di matrice nordica. Aspettatevi quindi richiami continui ed espliciti soprattutto ai vecchi Burzum, Darkthrone, Carpathian Forest e Gorgoroth, senza alcuna particolare variazione sul tema. Questo è un disco marcio, grezzo, semplice ed immediato, che rifugge da qualsiasi influenza epicheggiante, che invece caratterizza gli altri gruppi capitanati da Taaken (Odal in primis, progetto sicuramente di ben altro spessore); un disco che si regge unicamente sull’esperienza compositiva del mastermind e sulla bontà di alcuni riff che, seppur assolutamente referenziali, sono quanto meno ben confezionati e, almeno a tratti, sufficientemente ispirati. Un lavoro appetibile specialmente per i collezionisti dal momento che esce sia in formato cd che vinile 12”, quest’ultima edizione limitata a sole 299 copie. Comunque trascurabile.
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