Drudkh – Eternal Turn Of The Wheel

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Giungono all’invidiabile traguardo del nono full length gli ucraini Drudkh, band capitanata dal chitarrista e bassista Roman Saenko, ex Hate Forest ed attualmente nei Blood Of Kingu, che ha dimostrato nel corso degli anni un’estrema prolificità unita ad un’elevata qualità del materiale pubblicato. Questo “Eternal Turn Of The Wheel” (titolo programmatico che riprende quello di una canzone presente su “Forgotten Legends”, debutto dei nostri risalente al 2003) è, come di consueto, un viaggio mistico e nebbioso in una dimensione astorica e pagana ed al contempo un omaggio alle grandiose e misteriose forze del tempo e della natura. Musicalmente per i Drudkh si tratta quasi di un ritorno alle origini, con il deciso abbandono delle derive vagamente sperimentali che facevano capolino nelle loro ultime produzioni, così come di certi afflati folkeggianti che qui vengono accantonati a favore di un riffing più canonicamente black metal, dall’andamento circolare ed ipnotico, che si lascia influenzare dai primi Forgotten Woods ed Astrofaes e dal Burzum più avvolgente e meditativo, mostrando affinità anche con progetti più recenti, come ad esempio i canadesi Gris. Anche se è l’impatto evocativo delle melodie a giocare un ruolo determinante nell’economia del disco, la violenza non manca di certo ed anzi i brani, tutti di lunga durata, per larga parte si reggono su tempi veloci, a creare un muro sonoro che è l’anticamera della notte e della magia nelle quali l’ascoltatore viene trasportato. Le linee di chitarra, senza fronzoli e lineari ma estremamente efficaci, dipingono foreste immerse nelle brume invernali, paesaggi non toccati dalla violenza invasiva dell’uomo moderno, e mettono in note il ciclico ritorno di tutte le cose di nietzschiana memoria. Mai come nel caso dei Drudkh semplicità equivale a genialità: le strutture melodiche di queste canzoni, pur restando fedeli alla tradizione, sono veicolo di emozioni cupe e si sposano alla perfezione con il concept filosofico ed in certa misura religioso sostenuto con coerenza dalla band. Questo lavoro non è un fulmine a ciel sereno ma una conferma delle straordinarie potenzialità di un gruppo che, lontano dai riflettori, ha saputo ritagliarsi il proprio spazio e rappresenta ormai una realtà consolidata. Pagan black metal dai toni malinconici, per coloro che sanno ancora sognare.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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drudkh-eternal-turn-of-the-wheelTRACKLIST <br> 1. Eternal Circle; 2. Breath Of Cold Black Soil; 3. When Gods Leave Their Emerald Halls; 4. Farewell To Autumn's Sorrowful Birds; 5. Night Woven Of Snow, Winds And Grey-Haired Stars <br> DURATA: 37 min. <br> ETICHETTA: Season Of Mist <br> ANNO: 2012