“Black Trench Alliance” è un interessante split pubblicato dalla nostrana Vomit Arcanus Productions, che vede la partecipazione di due realtà underground lombarde, da qualche tempo assenti dalle scene, ovvero i milanesi EXM93, redivivi dopo un lungo periodo di inattività, ed i varesotti Speculum Mortis, la cui ultima uscita – il full length “1348” – risale al 2005. Sono i meneghini ad aprire le danze, sparando in faccia all’ascoltatore, dopo una breve intro tastieristica, tre pezzi di old school black/thrash dal piglio alcolico, incazzato e belligerante, musicalmente debitore di Venom e primi Sodom, e dalla resa sonora grezza e senza alcun preziosismo od inutile orpello. Non manca qualche apertura leggermente più melodica, come nell’ottima “Operation Apocalypse”, il cui chorus è sottolineato da una pregevole intrusione di synth. Rispetto alle sue precedenti incarnazioni (Mortuarium e Mortualia Nocturnum), la band ha mantenuto una certa continuità sia a livello stilistico che lirico, il che è assolutamente positivo. Diverso è invece l’approccio degli Speculum Mortis, fautori di un classico black metal di scuola norvegese, che può rievocare suggestioni provenienti dai Satyricon e dagli Enslaved degli esordi. In questa release il gruppo tratta tematiche legate al primo conflitto mondiale, esaltando l’eroismo, l’avventura, il coraggio e l’esuberanza della guerra, senza perdere quel tocco paganeggiante che ne aveva caratterizzato le precedenti uscite. L’elemento peculiare è rappresentato dal cantato di Lord Of Pestilence, che vomita nel microfono le proprie urla sgraziate ed ubriache, con una voce a metà strada tra il Fenriz degli Isengard ed il Famine dei Peste Noire. I brani sono tutti di buon livello ma spicca per impatto la conclusiva “Cime E Trincee”, canzone di presa immediata che alterna sfuriate gelide a momenti dall’andamento quasi folk. In definitiva siamo di fronte ad un disco solido e quadrato, una testimonianza del buon stato di forma del metallo nero italiano. Da ascoltare.
