Sarà sufficiente dare un’occhiata, anche distratta, al coverartwork ed ai titoli dei pezzi che compongono questo ep per farsi un’idea della musica proposta dal progetto malaysiano Bestial Hordes, ai tempi un trio dedito ad un metal estremo, blasfemo e stradaiolo, sulla scia dei primi Venom, Sodom e Bathory. Black/thrash d’annata dunque, senza particolari pretese, che sa di già sentito fin dalla prima nota ma che riesce comunque a divertire per circa un quarto d’ora, grazie ad un piglio violento ed a testi talmente esagerati da non poter risultare (forse involontariamente) ironici. I nostri sono devoti senza mezze misure alla triade “metal, sex, alcohol”, come recita il titolo dell’omonima canzone, ed interpretano con coerenza questo atteggiamento, omaggiando, oltre ai mostri sacri prima citati, gruppi come Desaster, primi Impaled Nazarene ed i connazionali Impiety. Potenza, strafottenza ed arroganza di certo non mancano anche se il livello qualitativo dei brani davvero non è eccelso: trattandosi però di musica sporca e maleducata, che punta tutto unicamente sull’attitudine, per il momento basta qualche riffone ignorante, qualche urletto stridulo e qualche fulmineo assolo per raggiungere una risicata sufficienza. Un lavoro da prendere per quello che è, senza aspettarsi nulla di eccezionale. E comunque continuo a preferire questa merda ai molti dischi cervellotici con velleità pseudosperimentali usciti negli ultimi tempi.
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